Biblioteca Francesco Selmi di Vignola
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La famiglia Muratori

La famiglia Muratori apparteneva a quella che lo storico locale Bernardo Soli ha definito Comunità degli Ortolani, una classe sociale formata da piccoli proprietari terrieri che integrava il proprio reddito con attività commerciali o artigianali, trovandosi spesso sospesa tra una modesta ricchezza e un’improvvisa povertà, spesso in balia degli eventi politici e atmosferici.

Il padre

Francesco Antonio Muratori, oltre a possedere diversi appezzamenti di terreno nel territorio vignolese, esercitava l’arte del calderaio o ramaro, comprava cioè rame per ricavarne caldaie, paioli e altri utensili da cucina che rivendeva al mercato, quando affluivano a Vignola contadini e montanari dai territori limitrofi. Da qui il soprannome di Mercantino. Oltre a questo, allevava e commerciava insieme al genero Giacomo Barabocchi bozzoli per la produzione di seta. 

In diversi periodi ha infine ricoperto l’importante incarico di Massaro della Comunità.

 

La madre

La madre, Giovanna Altimani, apparteneva a una famiglia di possidenti, all’epoca tra le più importanti di Vignola: le case degli Altimani si trovavano dentro l’antica cerchia muraria, tra Castelvecchio e la Contrada del Guazzatoio, dove si trova la casa natale del Muratori. 

Francesco Altimani, il padre di Giovanna, risulta nel 1691 tra i possidenti di terreni nelle Basse di Vignola, come Francesco Antonio Muratori.

 

Le sorelle

Sono cinque le sorelle di Lodovico Antonio: Giovanna Maria, Domenica, Cristina, Caterina e Lucia. Dopo la morte del padre e della piccola Lucia nel 1698, le sorelle vivranno fino al ritorno del Muratori da Milano nel 1700 presso la famiglia della maggiore, Giovanna Maria, nel frattempo sposatasi con Giacomo Barabocchi. 

Le relazioni tra le famiglie Altimani, Muratori e Barabocchi poi Bianchi risultano consolidate nel tempo: nasce forse da qui il legame profondo che avrebbe unito il Muratori al nipote Lorenzo Bianchi.

 

Lodovico Antonio 

Stringa Francesco, Ritratto di L.A. Muratori all’età di 33 anni (1705 collezione privata)

 

Spirava dal suo volto un’aria dolce, ma non disgiunta dalla gravità, che gli conciliava tosto l’affetto e la venerazione di chiunque il mirava. Nella sua fronte si leggeva il candore dell’animo, nel discorso e nel tratto una religiosa sincerità, ed una modestia incomparabile (Il ricordo del nipote Gianfrancesco Soli-Muratori, 1756).

1672  nasce a Vignola il 21 ottobre

1685  si reca a Modena a studiare presso i Gesuiti

1688  si avvia alla carriera ecclesiastica e riceve tonsura e ordini minori

1694  per compiacere il padre si  laurea in Filosofia e Diritto

1695 è accolto dal conte Carlo Borromeo in qualità di Dottore presso la Biblioteca Ambrosiana a Milano, dove viene ordinato sacerdote

1700 è richiamato a Modena dal Duca Rinaldo I per riordinare l’Archivio Estense e dirigere la Biblioteca Ducale

1716-1734 è parroco presso la Chiesa di Santa Maria della Pomposa 

1743 si parla di una sua probabile nomina cardinalizia 

1750  muore a Modena il 23 gennaio 

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