A voi tgnir dur – Voglio tenere duro
Una virtuale boccata d’ossigeno, pur rimanendo fisicamente a casa. Un pungolo per mantenersi saldi in questo momento difficile.
Il molti, prima di noi, hanno vissuto momenti emergenziali come quello attuale, dovuti non solamente alla guerra, ma anche al diffondersi di epidemie e morbi: peste, tifo, colera, febbre spagnola. Il vignolese Muratori ha dedicato proprio al governo della peste nei primi anni del secolo XVIII uno dei suoi trattati più interessanti e moderni, con acute osservazioni dal punto di vista politico, medico ed ecclesiastico.
Per chi avesse voglia di approfondire, proponiamo di seguito il link del Centro Studi Muratoriani, con possibilità di accedere poi a books-google:
https://www.centrostudimuratoriani.it/muratori/del-governo-della-peste/
Vi proponiamo invece, per un breve approfondimento, due letture sull’epidemia di cholera morbus che ha infierito sui nostri territori per una consistente parte del secolo XIX. Non stupisca questa scelta: l’uomo ha sempre con-vissuto con le epidemie, difendendosi tenacemente: questa semplice consapevolezza potrebbe forse aiutarci ad affrontare meglio questi momenti difficili.
Per chi avesse invece voglia di viaggiare all’interno delle nostre tradizioni territoriali e linguistiche, proponiamo alcune poesie di Ugo Roli, pubblicate nel 1951: un piccolo percorso attraverso luoghi a noi vicini e attraverso quella semplicità tipicamente contadina che comunica in ogni occasione forza e tenacia.
Pubblichiamo inoltre due articoli: il primo a cura della biblioteca comunale e il secondo a cura di Giovanni Bartoli, suo ultimo erede, per far meglio conoscere la vita e il lavoro di un nostro celebre concittadino, Francesco Selmi, chimico, letterato e patriota vignolese, al quale la biblioteca è intitolata.
- Lo studio come unico refrigerio alle sofferenze della vita. Autobiografia di Francesco Selmi
- Il Fondo Francesco Selmi: un importante archivio storico ritrovato
Nell’attesa di poter nuovamente riprendere le passeggiate, le escurioni a piedi o in bicicletta, vi invitiamo a riscoprire il nostro territorio attraverso gli itinerari turistici di un secolo fa nella Valle del Panaro, leggendo l’articolo di Pier Augusto Galloni contenuto in Gente di Panaro. Le località della Valle del Panaro potevano essere visitate dal turista dell’epoca attraverso 4 itinerari:
1 Da Modena a Monfestino, Pavullo fino a Pievepelago (km 84.5)
2 Da Silla a Montese, Zocca, Guiglia fino a Vignola e a Modena (km 87)
3 Da Bologna a Bazzano, Savignano fino a Vignola (km 31.8)
4 Da Silla a Lizzano in Belvedere, Fanano, Sestola, fino a Pievepelago
(km 61.4)
Spostiamoci da Vignola di alcuni chilometri per arrivare a Spilamberto, dove potremo conoscere e visitare “virtualmente” il filatoio cittadino e le sue origini, grazie all’interessante articolo curato da Maria Paola Lelli e contenuto in Gente di Panaro.
Buona lettura