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Comune di Vignola
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Archivio Storico Comunale

1d. Liquidazione del debito pubblico (1797-1804)

Cart., dim. varie, cc. [88]

Note
Fascicolo di carte sciolte recante l’intestazione Protocollo delle denunzie dei crediti contro la Nazione aperto dalla Municipalità di Vignola, che comprende diverse petizioni per la riscossione dei crediti inoltrate da vari particolari all’Ufficio di Liquidazione e Classificazione del Debito Pubblico in Vignola. A quasi tutte le petizioni, contrassegnate da un numero di protocollo (nn. 1-25, mancante il n. 20) e registrate nel 1804, sono allegate le pezze giustificative dei crediti. L’incartamento comprende anche le Istruzioni per norma dei creditori, date in Milano il 10 maggio 1802 dalla Direzione Generale dell’Ufficio di Liquidazione e Classificazione del Debito Pubblico, istituito con decreto 31 marzo 1802 del vicepresidente della Repubblica (per il testo del decreto, cfr. b. 16). Tale ufficio – oltre a verificare se i debiti contratti con i governi antecedenti alla Repubblica o alla incorporazione delle rispettive provincie nella medesima fossero passati a carico della Repubblica, in conformità ai dettami del diritto pubblico ed a quanto stabilito nei trattati di Campoformio e Luneville – presiedeva alla liquidazione dei crediti insinuati dai petenti per requisizioni, somministrazioni, etc. Il debito pubblico dello stato, dei dipartimenti e dei comuni verso privati ed enti pubblici era composto da tre tipi principali d’esposizione: il debito correlato al pagamento delle pensioni ai religiosi delle confraternite soppresse, agli impiegati che avevano lasciato il servizio attivo, alle vedove ed agli orfani dei pubblici funzionari; i prestiti di guerra ai quali avevano fatto ricorso le repubbliche rivoluzionarie; i debiti ereditati dai governi degli antichi stati italiani. A partire dal 1802, per procedere alla liquidazione del debito pubblico si fece ricorso alla vendita dei Beni Nazionali; con la legge del 21 marzo 1804 i creditori venivano rimborsati con titoli denominati iscrizioni (con una rendita del 3,5% per un valore pari alla metà del capitale), e rescrizioni (buoni di valore senza rendita, da utilizzarsi nell’acquisto dei Beni Nazionali). Nel 1805 l’amministrazione della liquidazione del debito pubblico fu affidata al Monte Napoleone, istituto finanziario alle dipendenze del ministero delle Finanze che emise anche buoni fruttiferi. Il fascicolo è stato presumibilmente scorporato dalla b. 8 relativa alle requisizioni ed agli alloggi militari, busta alla quale si rimanda per ritrovare altra documentazione sull’argomento.

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1e. Libro dei debitori della municipalità per colte, livelli, gabella dei contratti e affitti (1800-1806)

Cart., mm 310x215, cc. [69] + cc. sciolte (c. 1/1, 30/1, 34/1, 53/1, 57/1, 61/1)

Note
Registro con carte numerate solo verso da 2 a 67 e indice onomastico finale dei debitori (cc. 67v.-69), nel quale sono riportate le riscossioni dei crediti comunali effettuate dagli esattori della municipalità tra il 1801 ed il 1806, per debiti arretrati a partire dal 1794 in poi, relativi a colte, livelli delle berlete, gabella dei contratti e affitti. Le carte sciolte consistono in conteggi e note relative alle esazioni.
Titolo sul piatto anteriore:Debitori alla municipalità di Vignola per colta, levelli, gabella contratti, affitti a tutto il 1800 e successivi
Segnature precedenti: sul dorso nukero 30; sul piatto anteriore n.°37
Cfr. Inventario generale… n. 30: “Debitori per colta, livelli, gabella contratti, affitti a tutto il 1800 e successivi”

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1f. Libro dei debitori della municipalità per la costruzine dei muraglioni nelle basse

Cart., mm 310x215, cc. [137]

Note
Registro con carte numerate in modo discontinuo (non num. la prima carta) e due indici onomastici dei debitori, collocati rispettivamente all’inizio e a metà del volume; secondo la numerazione originaria le carte sono numerate solo verso da 1 a 39 (mancanti le cc. 35-36), quindi la cartulazione prosegue recto e verso da 1 a 12 per riprendere nuovamente solo verso da c. 49 a 140. I due indici – Repertorio dei muri vecchj cioè 1761 (c. 1v.) e Repertorio dei debitori pei muri costrutti nell’anno 1786 (c. 46v.-47r.) – rispecchiano la partizione del registro, nel quale sono riportati i crediti comunali relativi alle spese sostenute per la realizzazione di opere di difesa nelle Basse di Vignola sia nel 1761 che nel 1786; in riferimento “al libro marcato lettera E” per il 1761 ed “al comparto segnato lettera A” per il 1786, vi sono registrate le quote di spesa spettanti a ciascun possidente, i frutti maturati negli anni successivi alla costruzione delle opere a tutto il 1801 – aggiornati agli anni seguenti fino al 1808 –, nonché le relative riscossioni effettuate dagli esattori della municipalità. In particolare si segnalano: il computo dei frutti dovuti alla Camera Marchionale di Vignola dal 1757 a tutto il 1818 per “un censo di modonesi lire seimilla e cinquecento formato li 23 ottobre 1756 a rogito Righi fruttifero il 5 per % per cui annualmente la possidenza delle Basse gli deve modenesi £ 325” (cc. 36v.-38v.) ed il sommario del “Comparto delle spese occorse pei ripari fatti a difesa dei beni della possidenza delle Basse, cominciando dal tufo sino ai confini di Spilamberto […] nell’anno 1786” segnato A (cc. 39-44).
Titolo sul piatto anteriore:Campione A
Titolo sul dorso:Comparto del 1786
Segnature precedenti: sul dorso e sil piatto anteriore lettera A


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1g. Libro dei partiti dell'Amministrazione provvisoria di Marano (1800-1803)

Cart., mm 305x225, cc. [170]

Note
Vacchetta con carte non numerate, nella quale sono registrati i verbali delle sedute del consiglio dell’amministrazione provvisoria di Marano durante i pochi mesi del regime transitorio instaurato dalle truppe austro-russe (Reggenza imperiale) e, successivamente alla restaurazione della Repubblica Cisalpina (ricostituita negli ex stati estensi il 9 luglio 1800), i verbali delle sedute dell’amministrazione municipale di Marano fino agli inizi del secondo anno della Repubblica Italiana. A partire dal 7 febbraio 1802 ricomincia la datazione secondo il vecchio stile e si abbandona il calendario francese. Oltre ai verbali delle sedute sono inoltre registrate le lettere pervenute all’amministrazione con relative minute di risposta, circolari, avvisi e proclami trasmessi dall’autorità centrale, con relativa indicazione dell’avvenuta pubblicazione, petizioni presentate da particolari, etc. In particolare, si segnala come per ciascuna di esse sia indicato il rimando ad un numero progressivo (nn. 1-567) che ne indicava la posizione all’interno di una filza, di cui allo stato attuale delle conoscenze non v’è traccia. Incipit:"Marano. Librp per li partiti e registri di questa Amministrazione provvisoria, che d'ora in avanti tale si chiamerà in forza d'ordinni di S.E. il signore marchese Odoardo Guerrieri commissario imperiale, pervenuti alla medesima mediante lettera de signore governatore di Guiglia dottor Nicola Vandelli; il tutto come da lettera e nota in filo n.° 1".
Titolo sul dorso:Marano
Segnature precedenti: sul dorso numero 35


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1h. Libro delle sedute della municipalità di Vignola (1802-1803)

Cart., mm 310x210, cc. [59] + cc. sciolte (cc. 5/1-2)

Note
Registro con carte numerate in parte recto e verso ed in parte solo recto, nel quale sono registrati i verbali delle sedute della municipalità di Vignola (sedute nn. 106-148) all’epoca della Repubblica Cisalpina e della Repubblica Italiana; secondo la numerazione originaria non sono numerate la prima e l’ultima carta, mentre la cartulazione inizia recto e verso per proseguire poi solo recto. A partire dal 20 febbraio 1802 ricomincia la datazione secondo il vecchio stile e si abbandona il calendario francese. In particolare, si segnala come per ciascuna petizione, lettera, circolare, avviso o proclama ricevuti dall’amministrazione e per le minute delle lettere da essa inviate sia indicato il rimando al numero progressivo (nn. 433-660), che ne indicava la posizione all’interno della filza II, il cui contenuto è stato smembrato ed in parte smistato in altre buste (cfr. buste 6b e 16). Nel corso delle sedute venivano discussi ed approvati provvedimenti di varia natura concernenti gli interessi e la vita della municipalità, procedendo altresì alla nomina del presidente del consiglio, dei delegati speciali per l’organizzazione della Guardia Nazionale, dei giudici alle Vettovaglie, etc. Date di elezione dei presidenti del Consiglio della municipalità: Luigi Bussoli (1802 apr. 28), Luigi Tosi (1803 gen. 17). Le carte sciolte consistono in una relazione della Computisteria dipartimentale concernente la disamina del bilancio consuntivo del 1801 e di quello preventivo del 1802 (segnata F. II, n. 442, seduta CIX). Secondo quanto previsto dal decreto sull’organizzazione dei dipartimenti del 24 luglio 1802, norma fondante dell’ordinamento amministrativo locale della Repubblica Italiana e del Regno d’Italia, che classificava le unità amministrative sulla base della loro consistenza demografica, Vignola era inserita tra i comuni di terza classe ossia con meno di tremila abitanti. Gli organi di governo del comune erano costituiti dal Consiglio Comunale e dalla Municipalità, i cui componenti venivano stabiliti in relazione al numero degli abitanti. La Municipalità, che doveva presentare annualmente il rendiconto della passata amministrazione, nonché il preventivo delle spese e delle imposte per l’anno seguente, dipendeva direttamente dal prefetto, che poteva sospenderla in caso di inadempienza. Nei comuni di terza classe, la Municipalità era costituita da tre membri, indefinitamente rieleggibili, di cui uno solamente scelto tra i non possidenti, mentre al Consiglio Comunale, organo deliberativo del comune, avevano diritto di intervenire tutti gli estimati e tutti i capifamiglia non possidenti del comune maggiori di 35 anni di età che esercitassero una professione e pagassero la tassa personale. Le adunanze del consiglio si svolgevano due volte l’anno, in gennaio o febbraio e in settembre o ottobre, oppure potevano essere convocate in via straordinaria dal prefetto. Nella prima sessione si esaminavano i rendiconti dell’anno precedente, mentre nella seconda si procedeva al rinnovo degli amministratori comunali e si stabiliva l’ammontare delle spese e delle imposte comunali per l’anno successivo. Oltre che dalle rendite ordinarie (livelli, affitti, etc.), le spese del comune venivano coperte dai proventi della tassa personale (o testatico) e della sovrimposta sul censo.
Titolo sulla cop.:Sedute della municipalità di Vignola dal 26 gennajo 1802 al 16 fennrajo 1803
Segnature precedenti: sul dorso numero 22
Cfr. Inventario generale… n. 22: “Libro sedute comunali dal 26 gennaio 1802 al 16 settembre [sic] 1803”

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